5 consigli SEO & Local SEO per attività con più sedi
SEO Locale
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5 consigli SEO &…
Luca Bove
13 Maggio 2022

5 consigli SEO & Local SEO per attività con più sedi

La Local SEO rappresenta un elemento molto importante per una strategia locale e impostarla correttamente può fare la differenza. Per questo motivo abbiamo chiesto alcuni consigli a Luca Bove, uno degli esperti italiani in materia. Lasciamo a lui la parola!

Intervista sulla SEO Locale a Luca Bove

Lavori in un’azienda che ha diverse sedi sul territorio e vuoi aumentare il numero dei clienti?

Una delle attività su cui puntare è la Local SEO che, se fatta bene, può portare molti vantaggi e risultati per la tua azienda.

Con Local Strategy ce ne occupiamo da anni, in vari settori merceologici, e in questo articolo vi parlerò dei principali elementi da prendere in considerazione per fare SEO per attività con molte sedi (Multilocations).

Che differenza c’è tra SEO e Local SEO?

I confini tra la SEO e la Local SEO sono molto sfumati e, di fatto, non è possibile fare una senza l’altra. Tuttavia, ci sono alcune differenze:

  • Con la Local SEO intercetti i clienti locali, quelli che chiamo “dietro l’angolo”, e non quelli di tutto il mondo;
  • Le keyword hanno forte intento locale: contengono esplicitamente una località (ad esempio “Ristorante Milano Centro”), oppure non ce l’hanno implicitamente e questo significa “Vicino a me” (ad esempio, se cerchi solo “Ristorante”, Google ti restituisce i locali nella tua zona);
  • Le conversioni per la Local SEO sono le visite in negozio e micro conversioni, come richieste di indicazioni stradali e telefonate.

Che differenza c’è tra fare (Local) SEO per un’attività con una sola sede e una attività con molte filiali?

Le azioni da compiere sono le stesse, ma bisogna farle su scala. In altre parole, più sedi ci sono e maggiore sarà la necessità di dotarsi di qualche software per automatizzare le operazioni ripetitive.

Come impostare il lavoro?

Ecco in breve le azioni da svolgere per una corretta impostazione della Local SEO:

  1. Crea una scheda Google My Business ottimizzata per ogni sede di cui sei proprietario;
  2. Tieni le informazioni (prima di tutto aperture e orari) sempre aggiornate;
  3. Crea, sul sito, una pagina dedicata per ogni sede, ovvero uno store locator ottimizzato. Inoltre, per ogni filiale puoi creare altre pagine incentrate su servizi o prodotti che meritano di essere messi in evidenza;
  4. Crea contenuti e micro-copy adeguati in ogni pagina;
  5. Chiedi recensioni e gestisci i contenuti generati dagli utenti.

Di seguito vediamo ciascun punto più in dettaglio!

Crea una scheda Google per ogni sede di cui sei proprietario

Su Google Maps il focus è il luogo, le coordinate geografiche. Quindi va creata (o rivendicata) una scheda per ogni sede esistente.

Nel caso ci siano organizzazioni complesse, come ad esempio Franchising, è opportuno che vi sia un accordo tra franchisor e franchisee poiché entrambe le parti hanno diritto a gestire la scheda.

esempio risultato serp con sezione google my business, local seo

Ricorda che alle schede possono comunque avere accesso entrambi gli attori, assegnando a ciascuno di loro un ruolo.

Spesso in organizzazioni complesse (come i franchising o altre reti in affiliazione), l’accentramento di schede rivendicate da altri potrebbe risultare un lavoro molto impegnativo.

Una volta create, le schede devono essere ottimizzate e gestite sistematicamente. Dunque, riempi tutti i campi con le informazioni utili e tienile sempre aggiornate. Inserisci foto del punto vendita e dei prodotti di punta (occhio alle linee guida sulle foto!), utilizza i Google Post e monitora costantemente la scheda.

Ricorda che quando si hanno più di 10 schede è possibile effettuare una verifica collettiva, evitando quindi di doverle inviare singolarmente e incorrere in inutili perdite di tempo.

Tieni le informazioni sempre aggiornate

Recarsi presso un negozio, fidandosi delle informazioni trovate sulla scheda, e trovarlo chiuso è una delle peggiori esperienze che può capitare a un consumatore.

È così che l’utente perde la fiducia verso il brand e spesso pubblica anche delle recensioni negative.

Dunque, occorre impostare un sistema per aggiornare le informazioni nella maniera più semplice possibile.

Per esempio, quando queste si trovano in qualche gestionale o CRM aziendale, è possibile creare un connettore e utilizzarle per aggiornare le schede Google Business Profile in modo completamente automatico.

Store Locator Ottimizzato

“Come deve essere fatto uno store locator ottimizzato?” è una domanda che sento molto frequentemente. Cerchiamo di fare chiarezza!

Prima di tutto c’è bisogno di una pagina web per ogni sede fisica (le cosiddette Location Page). Dopodiché è bene che ci sia una struttura di navigazione adeguata e logica, che permetta di navigare per regione o per provincia, a seconda dei numeri e delle casistiche.

Vedo tantissimi siti web, anche di brand importanti, che hanno un’unica Location Page, magari molto bella a livello grafico e che permette di fare delle ricerche, ma non hanno una pagina dedicata a ogni sede. 

Questo impedisce ai bot di Google di arrivarci e quindi limita moltissimo le visite organiche!

Ricorda che ogni pagina deve essere sempre ottimizzata (a livello tecnico) lato SEO, quindi:
Meta Tag adeguati, inserimento di Schema.org ben strutturato, buona velocità di caricamento e soprattutto ottimi contenuti!

Contenuti adeguati

Un’attenzione particolare va posta anche ai contenuti (compreso il micro copy) da inserire nelle pagine. 

Ricorda che un utente arriva sullo store locator, perché non ti conosce e non sa come raggiungerti. Quindi bisogna creare dei contenuti adeguati per accogliere l’utente e presentarti nel migliore dei modi.

Parti dalle informazioni basilari: orari di apertura ordinari e speciali, indirizzo, mappa.

In secondo luogo, parla alle persone: fai trovare loro facilmente le informazioni utili, fornisci indicazioni su dove parcheggiare, testimonianze degli utenti, foto specifiche del negozio etc. 

Quando parliamo di contenuti, non intendiamo solo i testi, ma anche le immagini. Queste sono molto apprezzate dagli utenti, possono aiutare il ranking e sicuramente le conversioni.

Ti consiglio anche di evitare di mettere testi e grafiche uguali su tutte le Location Page e cerca di essere “Locale” anche nei contenuti.

Inoltre, ricorda di non scrivere per i motori di ricerca, bensì per le persone.! Devi convincere loro a venire nei negozi e a fare acquisti, non il bot di Google.

Reputazione

Le recensioni sono un aspetto molto importante per un business e impattano direttamente sul posizionamento Local.

È utile creare dei sistemi (possibilmente automatizzati) per richiederle ai clienti e, una volta ottenute, occorre interagire e rispondere a tutti: sia alle recensioni positive, sia a quelle negative.

Ma attenzione, la reputazione non si ferma alle recensioni!

Le persone interagiscono con la scheda anche caricando foto e ponendo delle domande. Quindi occorre verificare che le immagini siano adeguate e rispondere sempre e in modo esaustivo alle domande.

Domande e risposte, SERP, Local SEO

Sembra assurdo, ma a volte nelle foto caricate dagli utenti appaiono i competitor.

Inoltre, controlla su base settimanale le modifiche proposte dall’esterno. Alcune volte possono creare dei problemi non indifferenti.

I software di Listing Management possono aiutare?

I software di (Local) Listing Management sono importanti, perché permettono di automatizzare molti processi e sono fondamentali per gestire tante schede.

Ecco perché in Local Strategy abbiamo sviluppato il nostro software di Local Listing Management che permette di gestire in maniera efficiente ed efficace molti punti vendita sia su Google Business Profile che su altri sistemi, permettendoci anche di creare uno store locator ottimizzato.

In alcuni casi automatizzare questi processi ci ha permesso di risparmiare oltre il 60% di ore di lavoro!

Ma attenzione, si tratta di strumenti che aiutano a gestire schede e store locator, tuttavia da soli non sono sufficienti a fare Local SEO. Occorre che ci sia anche una solida strategia mirata a questo.

Scopri di più sulla SEO Locale

Stai muovendo i primi passi nel mondo della SEO Locale?

Visita la nostra sezione dedicata, al fine di imparare tutto quello che dovresti sapere per portare la tua attività in prima posizione su Google e sugli altri motori di ricerca!

Il Link Title Attribute influenza la SEO?

Cos’è il Link Title Attribute?

Il Link Title Attribute è un elemento HTML che fornisce informazioni aggiuntive sulla pagina a cui è linkato. 

A livello pratico, quando questo elemento viene aggiunto a un link e l’utente vi passa sopra con il mouse, compare un testo aggiuntivo che ha la funzione di chiarire lo scopo del collegamento.

Come si inserisce il Link Title Attribute?

Il Link Title Attribute viene generalmente usato all’interno del tag <a> (hyperlink). Ecco un esempio:

<a href= “https://www.seotesteronline.com/seo-checker” title= “Migliora il tuo posizionamento SEO”>SEO Checker</a>

In questo modo, infatti, passando con il mouse sopra il link SEO Checker, compare il testo “Migliora il tuo posizionamento SEO”.

Link Title Attribute: Best Practises

Di seguito riportiamo alcune buone pratiche che ti invitiamo a prendere in considerazione quando imposti i tuoi copy.

  • Non ripetere l’anchor text

Ricorda che il Link Title Attribute è utile solo quando desideri aggiungere informazioni sul link, dunque non utilizzare lo stesso testo dell’anchor text.

Questa ripetizione potrebbe anche infastidire i tuoi lettori!

  • Utilizza una CTA

Un’altra buona pratica per questo elemento HTML è quella di inserirlo all’interno delle Call to Action, al fine di aumentare il numero dei click.

Cos’è una Call to Action (CTA)? Si tratta di un invito a compiere una determinata azione, identificabile come messaggio testuale univoco e veicolato attraverso un bottone o un widget.

Quindi, usando parole come Prova, Clicca, Compra puoi aumentare la tua Link Attribute Utility e il CTR!

  • Cosa inserire nel titolo?

Ultimo, ma non meno importante, poiché questo attributo aiuta i lettori a prevedere cosa accadrà se cliccano un determinato link, ti consigliamo di introdurre al suo interno:

  • La tipologia delle informazioni che si trovano nella pagina di destinazione;
  • Il nome del brand (a volte diverso dalla pagina specifica del sito).

Il Link Title Attribute influisce sulla SEO?

Questa è probabilmente una delle domande più frequenti sull’argomento.

Per risolvere il dubbio, di seguito abbiamo raccolto le opinioni dei motori di ricerca e degli esperti SEO.

Cosa dicono i Motori di Ricerca a questo proposito?

All’interno del Google Webmaster Central Blog, Big G ha definito le differenze tra alt tag e title attribute: “Secondo le raccomandazioni del W3C, l’attributo “ALT” specifica un testo alternativo per i programmi utente che non possono visualizzare immagini, moduli o applet. L’attributo “TITLE” è leggermente diverso. Esso offre informazioni di avviso sull’elemento per cui è stato impostato. Poiché Googlebot non vede direttamente le immagini, generalmente ci concentriamo sulle informazioni fornite nell’attributo “alt”. Sentiti libero di integrare l’attributo “alt” con “titolo” e altri attributi se forniscono valore ai tuoi utenti!”

Bing, invece, ha dichiarato che: “potete usare l’attributo “title” per aggiungere informazioni aggiuntive sulle parole chiave della pagina collegata senza influire negativamente sulla leggibilità del testo per l’utente finale”.

Dunque, entrambi non parlano di quanto efficacemente l’attributo title influenzi la SEO, bensì confermano che l’utilizzo di quest’ultimo potrebbe fornire valore ai tuoi utenti migliorando la leggibilità dei link.

Cosa dicono i SEO a questo proposito?

D’altra parte, gli esperti SEO – guidati dalla loro conoscenza ed esperienza – affermano che il Link Title Attribute non influenza direttamente la SEO.

In alcuni casi, esso può migliorare l’accessibilità del sito e l’esperienza degli utenti, influendo in modo indiretto sulle prestazioni e quindi anche sulla SEO.

Per concludere, il Link Title Attribute non è uno dei principali fattori SEO, tuttavia potrebbe aggiungere valore ai tuoi link e migliorare l’accessibilità del tuo sito web. Utilizzalo con attenzione!

Guida alla Keyword Research per E-commerce

Vendere online vuol dire anche affrontare tanti competitor pronti a farti la guerra a suon di ribassi e promozioni.

Per quanto tu possa differenziare la tua offerta, è molto difficile che tu sia l’unico a vendere un determinato tipo di prodotto. Ma allora, come battere la concorrenza?

La risposta è piuttosto semplice. Devi farti trovare prima degli altri nei motori di ricerca.

Come? Beh, è qui che le cose si fanno un po’ più complicate, ma non temere; complicato non significa impossibile!

In questo articolo ti spieghiamo passo dopo passo come trovare le keyword giuste per posizionare il tuo e-commerce in cima alla SERP.

Sei pronto a prendere gli appunti? Partiamo dalle basi!

Crea un foglio di calcolo per raccogliere le idee

Puoi usare Excel, Google Sheets o qualsiasi alternativa che preferisci. Crea un nuovo foglio di lavoro con sei colonne:

  • Keyword
  • Volume
  • Concorrenza
  • Difficoltà
  • Trend
  • Intento di ricerca (a breve vedremo il perché)

Fatto ciò, inizia a ricercare le parole chiave più adatte al tuo settore. Per farlo, puoi servirti di alcuni strumenti online, che sicuramente ti permetteranno di risparmiare molto tempo!

Effettua una Keyword Research 

Usa il Keyword Explorer Tool

Il primo tool che desideriamo consigliarti per effettuare un’efficace keyword research per e-commerce è sicuramente il Keyword Explorer Tool di SEO Tester Online. 

Utilizzarlo è davvero molto semplice. Tutto quello che devi fare è accedere alla dashboard dello strumento, inserire l’argomento nella barra di ricerca e avviare l’analisi. 

Dopo alcuni secondi, otterrai tantissime idee di parole chiave già provviste di tutte le metriche di cui hai bisogno. Da qui, per esempio, potrai individuare le long-tail keyword, oppure applicare dei filtri e ottenere solo le parole chiave a bassa competizione. 

L’operazione può essere ripetuta tutte le volte che vuoi. Dopo ogni ricerca, ricordati di aggiungere le keyword che ti interessano in una lista, che potrai esportare in un secondo momento in formato CSV. 

Se desideri scoprire più nel dettaglio tutte le potenzialità del Keyword Explorer Tool, ti invitiamo a leggere la nostra Guida introduttiva alla Keyword Research.

Serviti del Keyword Planner di Google

Sebbene Big G l’abbia progettato per le inserzioni a pagamento, un altro strumento molto utile per la keyword research per negozi online è il Keyword Planner di Google Ads

Per usarlo, accedi alla sua dashboard, effettua i vari setup e scegli la lingua. Quindi, individua una parola generica come punto di partenza.

Immagina di gestire un e-commerce di articoli musicali. Potresti inserire la denominazione generica di un prodotto, come per esempio “chitarra”.

Dunque, digita la keyword in corrispondenza del campo “prodotto o servizio”.

Dopo alcuni secondi, vedrai tante idee di parole chiave, tra cui addirittura alcune long tail keyword!

Cliccando su una di esse, potrai conoscere il rispettivo costo per clic. Si tratta di un’informazione importante, poiché più il costo per clic è alto, più conversioni assicura quella parola chiave.

Ricordati sempre di inserire sul tuo foglio di lavoro solo le idee che ritieni più interessanti!

Oltre a questi tool, esistono anche altri modi per cogliere interessanti opportunità di parole chiave. Scopriamoli insieme nei prossimi capitoli! 

Effettua una Keyword Research su Google

Anche Google, il motore di ricerca più famoso al mondo, può rivelarsi molto utile per effettuare una valida keyword research per e-commerce.

Dunque, vai su Google Search e inizia a digitare le parole chiave.

Ti verranno suggerite alcune idee, che potrai consultare in due diverse posizioni, ovvero:

  • in fondo alla SERP troverai le ricerche correlate;

ricerche correlate google

  • e mentre digiti una lettera accanto alla query, come per esempio “guitar a”, “guitar b”, etc., potrai notare in tempo reale i suggerimenti di ricerca.

autocompletamento di google

Arrivati a questo punto, lasciamo Google e concentriamoci su un altro gigante della ricerca!

Effettua una Keyword Research su Amazon

Amazon è certamente un’altra eccezionale fonte di idee per effettuare un’efficace ricerca di parole chiave per e-commerce

Sicuramente ti sarai accorto che quando cerchi un prodotto sui motori di ricerca, il primo risultato è proprio quello del gigantesco marketplace.

Ma l’aspetto più interessante è che sempre più spesso le persone ricercano direttamente sulla piattaforma di Amazon!

Dunque, puoi sfruttare l’autocompletamento e i suggerimenti di ricerca che trovi nella barra di ricerca di Amazon. 

Si tratta sia di keyword orientate all’acquisto con un grande tasso di convertibilità, sia di quello che le persone cercano davvero quando vogliono comprare un prodotto.

Insomma, Amazon è sicuramente una soluzione da tenere in considerazione. Tuttavia, esiste anche un’altra grande piattaforma usata tutti i giorni per effettuare delle ricerche.

Effettua una Keyword Research su Wikipedia

Sorprendentemente, pure Wikipedia può rivelarsi una valida fonte di idee durante una ricerca di parole chiave per e-commerce

Se sei fortunato, infatti, cercando un argomento su questa grande enciclopedia online, potrai trovare tante sottocategorie direttamente nella pagina dedicata alla tematica ricercata. 

Queste sottocategorie potrebbero diventare delle long-tail keyword molto interessanti!

Facciamo un esempio. Se cerchi “electric guitar”, guarda quante idee puoi individuare:

schermata esempio wikipedia electric guitar

Ascolta!

Scopri cosa dice il tuo pubblico di te e dei tuoi competitor, leggi le domande che fanno e come le fanno.

È una cosa utilissima da fare per capire come formulare le keyword e, soprattutto, le cose che cercano di più. 

Ricorda che il modo in cui le persone scrivono le domande è molto simile a quello con cui cercano le cose su Google!

Dai un’occhiata alle mail che mandano al tuo supporto clienti, ai messaggi sulle tue pagine social e a quello che le persone hanno da dire sui forum tematici.

Spia i tuoi competitor online

Non c’è nulla di male a dare un’occhiata a quello che fanno gli altri, soprattutto quando è molto facile farlo e non richiede né competenze informatiche specifiche, né azioni disoneste o immorali. 

Ecco due modi!

Usa il Keyword Planner di Google Ads

Torniamo sul nostro strumento di pianificazione delle parole chiave di Google

Questo strumento prevede la possibilità di inserire il proprio url per ottenere parole chiave coerenti con il contenuto del nostro sito. 

Tuttavia, nulla ci vieta di ottenere parole chiave coerenti con l’attività di un altro sito.

Il procedimento è molto simile a quello che abbiamo descritto prima. L’unica differenza è che invece di scrivere la tua keyword di partenza nel campo “prodotto o servizio”, dovrai inserire l’url di un tuo concorrente nel campo apposito che si trova subito sopra.

Fantastico, vero?

Sfrutta il Keyword Explorer

Puoi ottenere informazioni sui tuoi competitor anche con il nostro Keyword Explorer Tool. Sopra la barra di ricerca, clicca su “Dominio” e inserisci l’URL del tuo competitor. Dopo pochi secondi, avrai a disposizione tutte le keyword per cui si sta posizionando!

keyword research per e-commerce

Keyword Research per E-commerce: metriche da considerare

Ora che hai pronto il tuo elenco delle parole chiave, devi completare il lavoro con alcune importanti metriche. Vediamo insieme quali sono!

Volume, concorrenza, difficoltà

Le metriche come il volume, la concorrenza, la difficoltà, il trend e l’intento sono fondamentali.

Puoi ottenere le prime quattro usando il Keyword Explorer Tool. Basta inserire la parola che vuoi analizzare e il paese di riferimento. 

Tuttavia, ricordati sempre che il Keyword Explorer può darti anche (e soprattutto) una mano per trovare altre keyword!

Quando avrai finito, evidenzia le parole chiave con un volume consistente e a bassa concorrenza: saranno quelle giuste per poterti posizionare. 

Fai attenzione alle parole chiave a lunga coda, spesso sono quelle più promettenti in questo senso!

Per quanto riguarda l’intento e il trend, continua con la lettura!

Intento di ricerca

Nel file manca ancora un passo: organizzare le keyword per intento. 

È ovvio che la keyword research per un e-commerce debba concentrarsi soprattutto sulle parole chiave transazionali, come ad esempio “Fender Stratocaster for sale”. 

Però potresti avere bisogno anche di parole chiave informative e navigazionali per attirare un pubblico non pronto a comprare, bensì interessato, ad esempio, a leggere un confronto tra prodotti sul tuo blog.

Ricorda che il tuo obiettivo è far convertire!

Tieni sempre a mente che il tuo obiettivo è portare persone sulle tue pagine e far loro comprare i tuoi prodotti. 

Questo significa che è molto più utile usare una keyword che attira dieci acquirenti, piuttosto che una con diecimila visitatori che non comprano nulla!

Infine, passiamo all’ultima metrica: il trend!

Trend e Stagionalità

Considera che molti prodotti sono ricercati dalle persone in un determinato periodo dell’anno. 

Il nostro consiglio è di monitorare il trend di ciascuna parola chiave su Google Trends e sul nostro strumento di ricerca, al fine di capire su cosa e quando conviene posizionarsi.

Siamo giunti alla fine di questa guida. Facci sapere nei commenti come procede la tua keyword research per e-commerce!

Come creare URL SEO Friendly

In questo articolo scoprirai come ottimizzare e trasformare i tuoi URL in URL SEO Friendly, nonché valido alleato per raggiungere la vetta della SERP.

Preparati a prendere gli appunti. Iniziamo!

Cos’è un URL

Gli URL (Unique Resource Locator) sono gli “indirizzi di casa” dei siti web. Più precisamente, si tratta del testo che digiti nella barra degli indirizzi di un browser.

esempio url seo friendly

Se ti stai chiedendo com’è fatta la sua struttura? Scopriamolo nel prossimo paragrafo!

Com’è strutturato un URL

Un URL SEO Friendly deve essere anzitutto descrittivo. Deve spiegare all’utente, in modo sì sintetico ma completo, cosa troverà all’interno della pagina prima ancora di accedervi.

La sua struttura è composta dalle seguenti parti:

  1. Protocollo
  2. Sottodominio
  3. Dominio
  4. Dominio di primo livello
  5. Sottocartella
  6. Pfad

struttura url seo friendly

Inoltre, per essere sicuro di creare URL SEO Friendly al 100%, segui in ordine i seguenti passaggi:

  1. Focalizzati sul titolo della pagina
  2. Rimuovi i numeri
  3. Rimuovi i caratteri speciali
  4. Rimuovi le parole superflue

Cos’è lo slug

Lo slug è l’ultimo frammento dell’URL. Facendo riferimento all’esempio di prima, lo slug dell’url https://www.seotesteronline.com/seo-checker/ è seo-checker.

Insomma, si tratta dell’elemento che fa riferimento a una specifica sezione del tuo sito web. 

Il nostro consiglio è quello di utilizzare al suo interno la parola chiave principale che hai scelto per quella pagina.

Adesso che sai cos’è un URL SEO Friendly, puoi creare nuovi indirizzi web ed effettuare un controllo di quelli già presenti sul tuo sito o su quelli dei tuoi clienti. 

Esempio

Prendiamo come esempio l’URL del nostro SEO Checker:

https://www.seotesteronline.com/seo-checker/

esempio url seo friendly

Vedi? È molto semplice: ci sono il nostro dominio e il nome dello strumento!

Ma perché dare tanta rilevanza agli URL SEO Friendly?

L’importanza dell’URL nella SEO

Google evidenzia l’importanza degli URL SEO Friendly all’interno della sua Guida introduttiva all’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).

Un URL SEO Friendly aiuta gli utenti a ricordare facilmente l’indirizzo web e permette loro di capire la logica adottata nell’organizzazione del sito

Quest’ultimo aspetto è essenziale anche per i crawler, perché li facilita nella fase di scansione dei contenuti, rendendo la pagina disponibile per determinate query sui motori di ricerca.

Controlla i tuoi URL SEO Friendly

Per riassumere, ecco 3 suggerimenti per ottimizzare i tuoi URL:

  • Rendili dettagliati e completi, evitando articolo e/o preposizioni;
  • Utilizza parole chiave pertinenti, in particolare nello slug, evitando numeri e caratteri speciali;
  • Usa i sottodomini in modo responsabile: il crawler può considerare i sottodomini come siti web separati, disperdendo i tuoi sforzi SEO;

Speriamo che questa breve guida ti sia stata utile. Hai dubbi o perplessità su questo argomento? Faccelo sapere nei commenti!

Guida completa a Google My Business

In questo articolo, ci immergeremo in Google My Business, un grande alleato per la local SEO. Scoprirai di cosa si tratta, come funziona, come configurare e ottimizzare la scheda della tua attività.

Che cos’è Google My Business?

Google My Business è uno strumento gratuito per le aziende. Grazie ad esso, le persone che cercano prodotti o servizi nella tua zona, possono trovare la tua attività e tutte le informazioni di cui hanno bisogno.

In altre parole, è lo strumento per gestire la tua presenza online su Google e un ottimo modo per interagire con i tuoi clienti. Un vero e proprio must se possiedi un’attività locale e vuoi pubblicizzarla online.

Esempio uso Google My Business digitando ferramenta milano

Come funziona Google My Business?

Per utilizzare Google My Business, dovrai configurare un account, verificarlo e aggiungere quante più informazioni puoi sulla tua attività (posizione, orari di apertura, contatti, foto).

L’utente, invece, vedrà le informazioni che hai aggiunto e altri contenuti utili, come le recensioni dei tuoi clienti, in una scheda. Questa scheda appare nella parte destra della SERP quando qualcuno esegue una ricerca locale, (usando ad esempio una parola chiave come “ferramenta Milano“).

Come creare una scheda su Google My Business

Innanzitutto, devi aggiungere la scheda della tua attività su Google My Business.

Inserisci il nome, quindi il settore. È possibile scegliere se aggiungere o meno una posizione fisica. Qualunque sia la natura della tua attività, ti consigliamo di farlo perché molto utile lato SEO.

Infine, comunica alle persone come contattarti. Puoi aggiungere sia un numero di telefono che l’URL del tuo sito web.

Schermata accesso Google My Business

Scegli se vuoi ricevere o meno la newsletter di Google My Business e sei pronto. Clicca su “Fatto“.

Ora devi consentire a Google di verificare che le informazioni di contatto che hai inserito siano corrette e che tu sia il vero proprietario dell’attività.

Come verificare una proprietà su Google My Business

In base alla natura della tua attività, puoi scegliere tra un numero variabile di opzioni. Non è detto che avrai tutte le opzioni a tua disposizione, infatti potresti averne anche solo una.

Per posta

Puoi decidere di ricevere una cartolina al tuo indirizzo.

Questa conterrà un codice di conferma.

  • Verifica che l’indirizzo inserito sia corretto;
  • Aggiungi il nome del contatto (opzionale) e fare clic sul pulsante Invia;
  • Una volta ricevuta la cartolina nella tua cassetta delle lettere, vai alla home page di Google My Business o apri l’app sul tuo smartphone;
  • Fai clic su verifica posizione e poi su verifica ora;
  • Nel campo del codice, inserisci il codice a cinque cifre e clicca sul bottone per confermare.

Per telefono

È inoltre possibile utilizzare il telefono per una verifica più rapida. Riceverai una telefonata automatica al numero che hai utilizzato quando hai creato il profilo della tua attività.

Naturalmente, è necessario tenere il telefono vicino. Accedi a Google My Business o utilizza l’app, quindi fai clic sul pulsante Verifica ora;

  • Seleziona verifica per telefono o chiamami ora se stai utilizzando l’applicazione;
  • Attendi la chiamata, quindi inserisci il codice che sentirai.

Tramite e-mail

Se la tipologia aziendale lo consente, puoi scegliere di verificare la tua posizione tramite e-mail.

  • Accedi a Google My Business o utilizza l’app, quindi fai clic sul pulsante Verifica ora;
  • Scegli e-mail tra le opzioni o, se usi l’app, tocca il pulsante Invia e-mail;
  • Controlla la tua e-mail e prendi nota del codice;
  • Fare clic sul pulsante Verifica nel messaggio di posta elettronica. Se si esegue questa operazione utilizzando l’app, tocca il pulsante Inserisci codice, immetti il codice e quindi fai tap su Invia.

Verifica istantanea

Questa opzione è disponibile solo per alcune aziende. Devi prima verificare il tuo sito web su Google Search Console. Se hai utilizzato lo stesso indirizzo e-mail per accedere a Google My Business e Search Console, vai su Google My Business ed esegui la verifica.

Cosa succede se hai perso il codice?

Basta accedere e selezionare Richiedi un altro codice nella parte superiore della pagina.

Come ottimizzare la scheda Google My Business

Una volta che hai finito di configurare l’account e hai chiesto la verifica, è il momento di creare la tua scheda e aggiungere quante più informazioni possibile.

Anche se non hai già verificato la proprietà, puoi iniziare ad aggiungere tutte le informazioni. Naturalmente, più informazioni aggiungi, più ottimizzi la tua scheda e più la tua SEO locale ne trarrà beneficio.

Le informazioni che aggiungi appariranno sia sulla SERP che su Google Maps.

Accedi a Google My Business e seleziona la scheda che desideri ottimizzare.

Nella home page, hai una panoramica delle informazioni che puoi aggiungere, gestire le recensioni e le foto degli utenti, creare un post e altre cose.

Homepage Google My Business

Nel menù a sinistra, è possibile accedere a sezioni specifiche. Approfondiamo quelle più importanti per l’ottimizzazione della tua scheda:

Messaggi

Pubblicare regolarmente dei post è un ottimo modo per dire a Google che la tua attività è attiva e in continuo aggiornamento. Inoltre, è un ottimo modo per interagire con i tuoi clienti.

Per creare un post, fai clic sulla voce corrispondente nel menù, quindi scegli il tipo di post che desideri creare:

  • Post: Aggiorna i tuoi utenti con le ultime novità. Puoi anche aggiungere una call to action;
  • Prodotto: Metti in evidenza un prodotto nuovo o popolare, aggiungi immagini, prezzo e descrizione;
  • Offerta: Informa i tuoi utenti su un’offerta speciale, aggiungi un’immagine, imposta le date di inizio e di fine, il prezzo, i coupon e i termini e le condizioni;
  • Evento: Annuncia eventi relativi alla tua attività o ai tuoi prodotti. Aggiungi un’immagine, le date di inizio e fine e una descrizione. È anche possibile aggiungere un pulsante di call to action.

Informazioni

È possibile aggiungere ulteriori informazioni sulla propria attività o modificare quelle che hai inserito durante la configurazione dell’account.

Tra le informazioni aggiuntive che è possibile inserire ci sono:

  • Copertura geografica: l’area geografica che puoi raggiungere con i tuoi prodotti o servizi;
  • Orari di apertura;
  • Una descrizione: scrivi con cura la tua descrizione. Rendila il più accurata possibile e aggiungi le parole chiave più rilevanti;
  • Altre informazioni: è anche possibile inserire ulteriori informazioni selezionando la voce corrispondente nel menù a sinistra. Queste sono:

Recensioni

Dovresti sapere quanto sia fondamentale per Google l’utilità dei contenuti. Quindi, dal punto di vista della SEO, le recensioni sono essenziali. 

Su Recensioni puoi vedere cosa la gente ha da dire su di te e rispondere. Affrontare in modo efficace una recensione negativa può fare la differenza sia per il crawler, sia per le altre persone.

Domande

Più è facile interagire con te, più efficace è la SEO. È possibile abilitare un servizio di live chat. Riceverai i messaggi sull’app installata sul tuo telefono.

Prodotti

Vai su Prodotti, quindi fai clic su Inizia. Puoi aggiungere foto, prezzi, una descrizione e un pulsante con call to action, in modo che i tuoi clienti possano scoprirli e acquistarli direttamente dal SERP.

Servizi

Qui puoi essere più specifico sulla tua attività. Oltre al settore generale, puoi scrivere quale sia in dettaglio la tua attività. Per aggiungere un nuovo servizio, fare clic su aggiungi un altro servizio. 

Puoi anche aggiungere un prezzo e una descrizione dei tuoi servizi. Clicca sulla matita a destra di ogni oggetto.

Domande e risposte

Una volta che il tuo annuncio è operativo, le persone possono farti domande dalla SERP facendo clic sul pulsante Fai una domanda.  

Puoi rispondere, dimostrando di essere attivo e attento con i tuoi clienti. Inoltre, è possibile scegliere la domanda più rilevante da mostrare per prima sulla scheda.

Foto

Le immagini sono le prime cose che colpiscono l’attenzione dell’utente. Puoi aggiungere il tuo logo, le immagini dei tuoi prodotti e il tuo negozio, sia all’interno che all’esterno.

Inoltre, puoi scegliere di mostrare alcune foto scattate dai tuoi clienti.

Statistiche

A differenza delle altre voci, queste puoi vederle solo tu. Qui puoi scoprire chi sono le persone che interagiscono con la tua scheda e ottenere informazioni preziose sul tuo target.

Quali sono alcune alternative a Google My Business?

Essere facili da trovare su Google con informazioni dettagliate sulla tua attività è fondamentale perché Google è la piattaforma più utilizzata per cercare informazioni su qualsiasi cosa. Ma non è l’unica!

Ti consigliamo di dare un’occhiata a strumenti simili a Google My Business. Ad esempio:

  • Bing Places for Business, la controparte Microsoft di Google My Business;
  • Annunci Yahoo per le piccole imprese: l’equivalente di Yahoo!
  • Pagine Facebook. Per quale motivo? Pensaci su: su Google My Business puoi aggiungere informazioni e orari di apertura, eventi, luoghi, prodotti, foto, gestire recensioni. Tutte cose che puoi fare anche sulla tua Pagina Facebook. Inoltre, Facebook è un’altra piattaforma immensamente utilizzata e popolata, e avere una pagina lì aiuta anche il tuo posizionamento su Google.

Vuoi saperne di più sulla SEO Locale?

La SEO Locale può apportare un grosso vantaggio competitivo alla tua attività. Se vuoi approfondire l’argomento,  ti consigliamo di visitare la nostra sezione riservata alla SEO Locale.

Scansione, Indicizzazione e Posizionamento: come funzionano i motori di ricerca?

Col passare degli anni, i motori di ricerca, come Google, Bing, Yandex e Yahoo, stanno diventando dei veri e propri “motori di risposte” sempre più sofisticati.

Il loro lavoro consiste nello scoprire, comprendere e organizzare al meglio i contenuti presenti su Internet, in modo da mostrare agli utenti i risultati più pertinenti rispetto alle loro domande e necessità.

Per fare in modo che le tue pagine web siano mostrate al maggior numero possibile di persone, devi prima capire il funzionamento dei motori di ricerca.

Questo è senza ombra di dubbio uno degli aspetti cruciali della SEO. Il momento “zero” da cui tutto ha inizio. Se il tuo sito non è presente nell’indice del motore di ricerca, non potrà mai apparire tra i suoi risultati e ricevere traffico.

Ma facciamo un passo indietro.

Per capire come far sì che i tuoi contenuti vengano presi in considerazione da Google, Yahoo e Bing, devi anzitutto comprendere il suo funzionamento. 

I 3 compiti principali di un motore di ricerca sono:

  • Scansione: è la fase di analisi delle pagine presenti sul web. Il motore di ricerca effettua una scansione (chiamato crawling) del codice e dei contenuti per ogni URL trovata;
  • Indicizzazione: è il momento di raccolta e categorizzazione  dei contenuti individuati durante il processo di crawling. Se una pagina si trova in questa lista significa che è stata indicizzata, e che può apparire tra i risultati di ricerca per le query pertinenti;
  • Posizionamento: è l’ordine con il quale i risultati indicizzati sono mostrati nella SERP (Search Engine Results Page). Al suo interno verranno mostrati in primis i contenuti più adatti a soddisfare gli intenti di ricerca sino alle pagine meno pertinenti od ottimizzate.

Scopriamoli insieme nel dettaglio!

Scansione

È il processo tramite il quale il motore di ricerca passa al setaccio i contenuti del web: siti nuovi e vecchi, pagine, articoli, schede prodotto, immagini, link, etc.

Per fare tutto questo si avvale dei cosiddetti crawler (chiamati anche bot o spider) che, attraverso appositi algoritmi, determinano quali sono i siti da scansionare e con che frequenza, distribuendo così il crawl budget, ovvero l’insieme di risorse che il motore di ricerca decide di dedicare a un determinato sito web.

Per scoprire nuovi contenuti, il bot individua e registra i link presenti sulle pagine trovate, per poi inserirli nella lista degli URL da scansionare. Si tratta di un’attività fondamentale, che consente al motore di ricerca di conoscere la quantità e la qualità di connessioni e le relazioni in ingresso e in uscita su quella pagina.

Se desideri saperne di più su questa tematica, ti consigliamo di leggere Cos’è il crawling dei motori di ricerca?

Indicizzazione

I contenuti, dopo essere passati al vaglio del crawler, verranno inseriti all’interno dell’indice di tutte le pagine visitate, creando un database con miliardi di siti.

Il bot, una volta estratto il contenuto dal web, lo archivia e ne organizza tutte le informazioni al suo interno. Dati che vengono poi interpretati per misurare la rilevanza della pagina rispetto ad altre simili.

Posizionamento

Se i due step precedenti possono essere considerati come il dietro le quinte dell’attività dei motori di ricerca, il posizionamento è di sicuro il risultato più evidente agli occhi degli utenti.

Basta inserire una keyword nell’apposito box e il motore di ricerca verificherà, all’interno del proprio indice, quali pagine rispondono in modo corretto e completo alla query dell’utente. 

A queste pagine viene assegnato un “punteggio” che l’algoritmo calcola tenendo conto di oltre 200 fattori di ranking.

Se c’è stato un buon lavoro di ottimizzazione, la pagina, l’articolo del blog o la scheda prodotto di cui ti sei occupato, potrà guadagnarsi una migliore posizione rispetto ai tuoi competitor.

Fattori che possono influire sul posizionamento

Il processo di ranking di una pagina prende in considerazione diversi aspetti.

Tralasciando la parte tecnica dei fattori di posizionamento, un “motore di risposte” come Google impara ogni giorno a fornire informazioni nel miglior modo possibile in relazione a differenti fattori, come:

  • Tipologia del sito web;
  • Contesto;
  • Tempistica;
  • Layout.

Scopriamoli meglio!

Tipologia del sito web

Appena l’utente digita una query, la prima cosa che fa il motore di ricerca è classificarla, per restituire la miglior tipologia di sito web per quella data ricerca. 

Ad esempio:

  • Siti YMYL (Your Money Your Life)
  • Attività locali
  • Siti per adulti
  • Siti di news
  • Etc.

Una classifica molto variabile, ma che aiuta a capire quale “posto” spetta ad una data query.

Contesto

Il motore di ricerca valuta anche il contesto, ricavando ogni informazione rilevante sull’utente che digita una query.

Questo processo avviene sfruttando il maggior numero di informazioni che è in grado di intercettare e permette di comprendere quali fattori storici e ambientali entrano in gioco nella domanda, influendo sulla tipologia di risposta attesa dall’utente.

Esempi di contesti sono: la posizione, l’orario o il tipo di ricerca.

Tempistica

Un’altro aspetto da tenere in considerazione è il peso assegnato ad una query in relazione alla tempistica in cui è stata effettuata la domanda e alla tempistica in cui è stato creato il contenuto presente nell’indice.

Per questo motivo, ad esempio, i risultati per “prima guerra mondiale” tengono maggiormente conto dell’autorevolezza della fonte, mentre “migliori film in uscita” considera principalmente la “freschezza” della notizia.

Layout dei risultati

La scelta di mostrare il knowledge graph, piuttosto che i video o i risultati degli argomenti correlati, dipende sempre dalle parole chiave digitate nel box di ricerca.

Se il contenuto ricercato presenta, ad esempio, numerose informazioni in formato video, perché più in linea con i bisogni del target, Google le mostrerà in SERP.

Layout SERP digitando come fare il pane

Se, invece, l’intento di ricerca riguarda un topic con diverse queries rilevanti, apparirà il box “Le persone hanno chiesto anche”.

Discorso analogo per gli altri elementi della SERP, ovvero i topic e le ricerche correlate.

Esempio correlate SERP Google

Siamo arrivati alla fine di questa guida e ci auguriamo che ti sia stata utile. 

Adesso puoi provare il nostro SEO Spider, uno strumento che ti permette di scansionare il tuo sito esattamente come farebbe il bot di Google!

Facci sapere nei commenti cosa ne pensi.

Cos’è il crawling dei motori di ricerca?

Per comprendere a fondo la SEO e le dinamiche che la governano, è importante capire come un motore di ricerca analizza e organizza le informazioni che raccoglie.

Uno dei processi fondamentali che permette a Google, Bing, Yahoo e Yandex di indicizzare un contenuto è il cosiddetto crawling, ovvero il lavoro di un bot (o spider) volto ad analizzare a fondo una determinata pagina web.

Come funziona il crawling?

Il motore di ricerca utilizza il crawling per accedere, scoprire e scansionare le pagine di una risorsa web.

A svolgere questa attività sono i crawler, che scansionano tutti i link, come quelli indicati nella sitemap, e seguono (in alcuni casi) le indicazioni riportate nel file robots.txt: un documento che definisce le direttive per la scansione di un sito web.

Tramite il file robots.txt, ad esempio, possiamo suggerire al motore di ricerca di non analizzare/indicizzare determinate risorse del nostro sito, mentre tramite la sitemap, ovvero una lista delle URL, possiamo tracciare una mappa che faciliti il lavoro di scansione da parte del crawler.

Questi ultimi fanno uso di algoritmi e di regole per stabilire con che frequenza sottoporre ad una nuova scansione una specifica pagina e quante pagine del sito devono essere indicizzate. 

Ciò è utile, ad esempio, per distinguere una pagina che viene aggiornata ciclicamente da una che rimane immutata. La prima verrà certamente scansionata più frequentemente. 

In questo caso, uno dei concetti chiave è il crawl budget, ovvero l’insieme di risorse che il motore di ricerca decide di allocare a un determinato sito web.

Crawling di immagini, audio e video

Solitamente, il motore di ricerca scansiona e indicizza ogni indirizzo URL che incrocia sulla sua strada.

Anche per i file di tipo non testuale come immagini, file audio o video, il motore di ricerca è sempre più in grado di interpretarne il loro contenuto.

Tuttavia, è sempre opportuno rendere il nome del file e i metadati “parlanti”, quanto più chiari e comprensibili, al fine di favorire il lavoro del motore di ricerca e fare in modo che ogni risorsa sia indicizzabile e si posizioni al meglio nella SERP.

Il crawler su Link, Sitemaps e pagina di submission

Lo spider scopre nuove pagine scansionando quelle esistenti e seguendo i link interni ed esterni. 

Questi indirizzi vengono aggiunti alla lista dei file da analizzare dal bot in un secondo momento.

Con questo processo, il motore di ricerca trova sempre nuove pagine dal web, che a loro volta linkano ad ulteriori URL.

Un altro modo per riconoscere nuove pagine web è la scansione delle Sitemap che ricordiamo essere una lista delle URL creata per fornire al bot un elenco delle pagine scansionabili.

Esempio di sitemap xml

Una terza possibilità è l’invio manuale delle pagine al motore di ricerca.

Si usa questa pratica quando si pubblicano nuovi contenuti, oppure se si aggiornano e si vuole ridurre il tempo necessario per far notare a Google l’update.

Per farlo ti basterà usare Google Search Console.

Schermata Google Search Console

Va precisato, però, che questa strada è percorribile solo quando si vogliono inviare una manciata di pagine (immaginate di dover sottoporre manualmente migliaia di URL uno per uno). 

Diversamente, per grandi volumi di URL, Google preferisce l’utilizzo delle Sitemap XML.

Come funzionano i motori di ricerca?

Senza ombra di dubbio, i motori di ricerca sono affascinanti. I loro algoritmi sono ogni giorno sempre più complessi e non è semplice (a volte è addirittura impossibile) comprendere a pieno come funzionano.

Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sulle fasi di Scansione, Indicizzazione e Posizionamento dei motori di ricerca.

Fattori di ranking per SEO Locale: come posizionare la tua attività online

Posizionarsi tra le prime posizioni su Google per keyword locali potrebbe essere più facile di competere per parole chiave nazionali o internazionali.

Attenzione però, questo lavoro è tutt’altro che semplice ed è importante sapere come muoversi per non commettere errori.

Gli elementi da prendere in considerazione sono tanti e i fattori di ranking della SEO locale numerosi, come potrai facilmente immaginare.

Vuoi sapere quali sono gli aspetti più importanti per avere successo sui motori di ricerca con la tua attività locale?

Vediamoli subito!

Google My Business

Come abbiamo già visto in un nostro precedente articolo, Google My Business in sé non è un fattore di posizionamento, ma rappresenta una parte rilevante del lavoro di ottimizzazione a livello locale.

Prima di tutto, assicurati di aver registrato il profilo della tua attività commerciale su Google My Business (è gratis!).

Schermata di Google My Business

Dopo aver portato a termine la procedura di iscrizione, non ti resta che aggiungere tutte le informazioni di cui i tuoi clienti avranno bisogno (orario di apertura, indirizzo, contatti, etc.).

Inoltre, ci sono tre aspetti che Google tiene in considerazione per posizionare un’attività locale nella pagina dei risultati.

Rilevanza

La rilevanza è una valutazione che Google dà sulla base di quanto una determinata scheda Google My Business sia pertinente con l’intento di ricerca dell’utente. Un motivo in più per assicurarti di fornire quante più informazioni possibili sulla tua attività locale.

Distanza

Google tiene in considerazione la distanza tra l’utente (attraverso la geolocalizzazione o l’indirizzo I.P. del telefono) e le attività locali che coincidono con la sua ricerca. Ovviamente, se un utente dovesse cercare “idraulico Milano”, Google mostrerà i risultati solo per la città di Milano (a prescindere dalla geolocalizzazione e dall’indirizzo I.P.).

Prominenza

Google cerca di identificare l’importanza di un determinato business. Più l’attività locale in questione è conosciuta e considerata affidabile, più Google la premierà mostrandola nella SERP.

In questo caso, giocano un ruolo fondamentale le recensioni e le valutazioni positive, oltre a link e citazioni.

Link

Anche nel mondo della SEO locale, i link sono molto importanti per il posizionamento di un sito web.

Se stai cercando siti da cui farti linkare, ricordati che l’ideale sarebbe ottenere backlink da siti rilevanti, affini alla tua attività, ma anche da siti di altre attività locali.

Quando, invece, vuoi linkare siti esterni, assicurati che questi sappiano rispondere a dubbi e bisogni dell’utente, oltre ad essere pertinenti con l’argomento che stai trattando.

Se vuoi saperne di più, leggi la nostra guida alla Link Building per SEO Locale.

On Page

Il lavoro di ottimizzazione On Page ti permette non solo di fornire una migliore esperienza utente, ma anche di aiutare il motore di ricerca a comprendere il contenuto delle tue pagine e i servizi che offri.

Prima di tutto, assicurati di ottimizzare ciascuna pagina in base alle parole chiave per cui ti vuoi posizionare. Inserisci le keyword nel title e all’interno delle intestazioni, così da rendere ben chiaro l’argomento che stai trattando. 

Non esagerare utilizzando troppe volte le parole chiave scelte, i motori di ricerca potrebbero penalizzarti, non facendo comparire il tuo sito.

Assicurati anche di utilizzare i dati strutturati di schema.org, sia per aggiungere informazioni, che potrebbero tornare utili all’utente, che per arricchire lo snippet (risultato di ricerca composto da URL, titolo e meta description) nella SERP di Google.

Alcuni consigli:

  • Inserisci nel footer e nella parte superiore di ciascuna pagina le informazioni NAP (acronimo di Name, Address, Phone): nome dell’attività, indirizzo, numero di telefono;
  • Assicurati di inserire nella pagina contatti l’embed di Google Maps con il punto in cui risiede la tua attività;
  • Controlla l’ottimizzazione On Page del sito della tua attività locale gratuitamente con il nostro SEO Checker.

Esperienza utente

Gli ultimi aggiornamenti di Google hanno reso chiaro che l’esperienza utente deve essere al centro di tutto. Prima ancora di pensare al posizionamento sui motori di ricerca, dovremmo organizzare il nostro lavoro in ottica SEO con l’obiettivo di offrire all’utente un’ottima esperienza utente.

Lo stesso vale, chiaramente, per la SEO locale. Ecco alcuni elementi relativi alla User Experience, tenuti in considerazione da Google.

CTR (Click-through rate)

Questa metrica indica quanti click ha ricevuto il tuo sito web rispetto al numero di impression (visualizzazioni).

Una pagina che, nella SERP, ha un CTR più alto, è probabilmente ritenuta più rilevante da parte degli utenti.

In questo caso, dovresti lavorare principalmente sui tag Title e Meta description, rendendoli accattivanti così da invogliare l’utente a cliccare sul tuo risultato.

Frequenza di rimbalzo

La frequenza di rimbalzo (o bounce rate) è un importante indicatore che rappresenta il numero di persone che, una volta atterrate sulla nostra pagina, decidono di abbandonarla (magari ritornando nella SERP di Google).

Si tratta di un valore che, in linea teorica, dovrebbe mantenersi il più basso possibile. Altri livelli di bounce rate potrebbero indicare che il contenuto della tua pagina non è coerente con l’intento di ricerca dell’utente.

Velocità

Anche nella SEO locale la velocità di caricamento delle tue pagine è uno dei fattori di posizionamento più importanti.

Se la tua pagina impiega troppo tempo a caricare, l’utente sarà incentivato ad abbandonarla a favore di un tuo competitor.

Un sito web non ottimizzato dal punto di vista della performance, inoltre, può vedere la propria frequenza di rimbalzo aumentare.

Navigabilità

La navigabilità è, di fatto, la base della User Experience. Assicurati di avere un sito web organizzato, facilmente comprensibile sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Utilizza categorie, tag e breadcrumbs per aiutare l’utente a orientarsi e passare velocemente da una pagina ad un’altra.

Al tempo stesso, assicurati che ogni pagina porti l’utente a compiere un’azione ben precisa: sfrutta Call to Action chiare e sintetica e tieni sempre a mente il bisogno che l’utente vuole soddisfare, il problema che vuole risolvere o l’obiettivo che vuole raggiungere.

Social signals

Avere una buona presenza sui Social Network ha un effetto positivo indiretto sul posizionamento del tuo sito web.

Oltre a fornire maggiore visibilità e affidabilità al tuo brand, agli occhi del potenziale cliente, curare i profili Social ti offrirà un canale aggiuntivo di traffico verso il tuo sito.

Scopri di più sulla SEO Locale

Stai muovendo i primi passi nel mondo della SEO Locale?

Visita la nostra sezione dedicata, al fine di imparare tutto quello che dovresti sapere per portare la tua attività in prima posizione su Google e sugli altri motori di ricerca!

Come ottimizzare il tuo sito web per Google

In una guida precedente, abbiamo scritto cosa devi fare per controllare la SEO di una pagina, per ottimizzarla o spiare i tuoi concorrenti. 

In questo articolo, invece, scoprirai come ottimizzare il tuo sito web per la SEO, perché è necessario farlo, e su quali fattori dovresti concentrarti per posizionarti in alto nella SERP.

Cosa devi fare per ottimizzare il tuo sito Web?

Quando lavori come consulente SEO, la cosa più frequente che senti dai tuo cliente è «voglio ottimizzare il mio sito, ho troppe poche visite e non so perché».

La prima cosa da fare, in questi casi, è dare un’occhiata alla console di ricerca di Google e Google Analytics. Nove volte su dieci, il problema è che non ottengono abbastanza traffico dalla ricerca organica o, peggio ancora, che lo stanno ottenendo da fonti sbagliate.

Significa che qualcosa non funziona dal punto di vista della SEO. Ma cosa? La SEO è un mondo  vasto e comprende vari aspetti: di contenuto e tecnici. 

Potrebbe volerci un sacco di tempo per controllare tutto, e altrettanto per creare un report completo e allo stesso tempo comprensibile per il tuo cliente.

Lo sappiamo, sono un sacco di informazioni da elaborare. Ma non disperare! Puoi utilizzare il SEO Spider per vedere cosa devi fare per ottimizzare il tuo sito dal punto di vista della SEO e avere una panoramica completa del grado di ottimizzazione al momento presente.

Utilizza il SEO Spider per ottimizzare il tuo sito web

Quindi, supponiamo che il New York Times ti abbia chiesto di ottimizzare il suo sito (complimenti!). Hai controllato la Search Console e Google Analytics e hai verificato che ci sono troppe poche visite provenienti dalla ricerca organica.

Ora, è il momento di utilizzare il SEO Spider per vedere qual’è il problema. Accedi a SEO Tester Online, e clicca l’icona del nostro tool nel menù laterale a sinistra.

Atterrerai su questa pagina in cui potrai creare un progetto SEO.

Quindi, immetti l’URL del sito Web di cui si desidera eseguire la scansione, dare un nome e fare clic sul pulsante “Prosegui”.

Per maggiori informazioni su come creare un progetto SEO in modo accurato consulta la nostra knowledge base.

Dopodiché schedula gli esami e imposta le regole di scansione a tuo piacimento. Setta la frequenza (mensile, settimanale, annuale), il giorno d’inizio e ora ed il fuso orario a cui far partire la scansione.

Potrai anche, in fase di impostazione, scegliere le regole di scansione più vicine alle tue esigenze. Puoi decidere se rispettare o meno le direttive robots, la profondità di crawl, le risorse totali da scansionare, l’user-agent da utilizzare e la velocità di scansione.

Dopo aver cliccato “Prosegui“, il SEO Spider simulerà ciò che fa il crawler di Google ogni volta che trova un nuovo sito web: esplorerà ogni pagina indicizzabile e farà la scansione di ogni elemento.

Ci vorrà un po’, quindi perché non dai un’occhiata al nostro blog nel frattempo?

Come usare il SEO Spider per ottimizzare il tuo sito web

Panoramica

La prima cosa che vedrete è la panoramica.

Qui troverai diverse informazioni legate alla scansione del sito digitato in precedenza.  Un grafico con il punteggio SEO delle pagine web esaminate ed il numero dei problemi critici individuati; un’anteprima del sito e un pentagono che raffigura il punteggio delle diverse aree SEO analizzate.

Scrollando potrai notare statistiche relative alla scansione come lo stato di salute delle pagine web analizzate, la struttura dei link e la profondità di scansione del sito.

Come puoi vedere dal menù in alto l’analisi verte su 5 categorie d’interesse: Base, Contenuto, Struttura, Duplicato, Social

Vediamo ogni area in dettaglio!

Base

In questa sezione troverai tutte le nozioni di base sia dei contenuti che del SEO tecnico. Qui puoi controllare i Google Snippet delle tue pagine, titoli SEO (troncati e non), meta description, ed URL canonici.

Ti ricordiamo che per ogni esame avrai a disposizione due box. “Come funziona” e “Come ottimizzarlo” che ti aiuteranno a comprendere le logiche dietro gli esami della piattaforma e gli stratagemmi per ottimizzare i pochi semplici passi il sito analizzato.

Qui puoi vedere, ad esempio, in quali pagine hai uno snippet non ottimizzato.  In questo caso, 29 pagine non hanno uno snippet Google ottimizzato. Cliccando su “apri i dettagli”, vedrai quali snippet non sono adatti ai motori di ricerca.

Nella schermata precedente, puoi anche vedere quali titoli e meta description hanno bisogno della tua attenzione. Nel nostro articolo dedicato abbiamo menzionato, tra le altre cose, l’importanza di creare un titolo SEO della giusta lunghezza. Se è più lungo di 70 caratteri, Google lo taglierà nello snippet impedendo all’utente di leggere tutti i suoi contenuti. 

Lo stesso vale per una meta description superiore a 160 caratteri o non ottimizzata affatto. In quest’ultimo caso, Google utilizzerà un estratto del testo come meta descrizione, che rischierà di essere troncato a sua volta.

Scrollando e facendo clic su “vedi altri dettagli” in hreflang mancante o  x-defaults, vedrai le pagine che non hanno il tag hreflang  (che indica quali pagine sono la traduzione di un determinato contenuto) o l’attributo x-default. È inoltre possibile accedere a queste informazioni dal menu laterale, in struttura > lingua.

Struttura

In questa sezione, troverete aspetti di SEO tecnica come la compressione, la presenza di sitemap e robots.txt; e il certificato https; se le immagini sono ottimizzate (avete letto il nostro articolo dedicato?); se ci sono errori 404 (qui la nostra guida agli stati HTTP).

Anche in questo caso, se si fa clic su “vedi i dettagli” sotto ogni voce, si atterra su una pagina dedicata. Ad esempio, in ” ottimizzazione immagini ” o “Attributo ALT troppo lungo”, è possibile visitare la stessa pagina a cui si farà clic su contenuto>immagini nel menu a sinistra. Qui avrai una panoramica di tutte le immagini sul sito web.

Infine, c’è il text/code ratio. Se c’è troppo poco testo, Google non vedrà bene il tuo sito web. Qui puoi vedere quali pagine hanno bisogno di un po’ più di contenuti.

Contenuto

A proposito, abbiamo un’intera sezione dedicata ai contenuti. Puoi vedere quali pagine hanno bisogno di un po’ più di contenuto e quali intestazioni mancano o sono troppo grandi. A proposito di titoli, hai già dato un’occhiata alla nostra guida alle intestazioni?
In ogni caso, se clicchi su vedi i dettagli… beh, dovresti saperlo ormai.

Se vuoi saperne di più sulla creazione di contenuti SEO, ti consigliamo di esplorare la nostra sezione dedicata del blog.

Duplicati

I duplicati sono uno dei fattori più penalizzanti per i motori di ricerca. Questi possono interpretare una pagina o un’intestazione duplicata come un tentativo di produrre contenuti non originali e quindi non utili. Pertanto, è necessario tenere d’occhio i duplicati. Come? Ma con SEO Spider, naturalmente!

Qui puoi sapere a colpo d’occhio quante pagine, titoli SEO, meta descrizioni e intestazioni sono duplicati all’interno del tuo sito web. E, ancora, se si fa clic su “vedi i dettagli” si possono vedere quali.

Social

Il social svolge un ruolo significativo nell’ottimizzazione di un sito. Anche se non sono un fattore di ranking, sono comunque un ranking signal, come abbiamo sottolineato in un articolo.

In questa sezione, sarai in grado di vedere in quali pagine devi ottimizzare Open Graph e Twitter Card (sono le anteprime del tuo sito web che appaiono rispettivamente su Facebook e Twitter).

Ancora una volta, è possibile visualizzare quali anteprime devono essere migliorate facendo clic su “vedi i dettagli”.

Report

Ora che hai controllato tutto, è il momento di inviare il tuo rapporto alla direzione del NYT. Sappiamo cosa stai pensando: ci vorrà secoli. Niente affatto, amico!

Infatti, richiede alcuni secondi. Basta fare clic sul pulsante Report  nell’angolo in alto a destra per creare un report standard o personalizzato.  Ti consigliamo di scegliere quest’ultimo, in quanto aggiungerà un tocco più professionale al tuo lavoro.

Report SEO Report SEO Personalizzato

Personalizza l’intestazione con il tuo logo e le tue informazioni, quindi seleziona le quelle che desideri mostrare. Puoi anche aggiungere delle note se vuoi. 

Personalizza il tuo SEO Report con SEO Tester Online

Infine, fai clic su download. Riceverai il tuo rapporto personalizzato nella tua casella di posta!

SEO Spider strumento SEO Tester Online

Questo è tutto!

Hai già provato il SEO Spider per ottimizzare il tuo sito? Com’è stata la tua esperienza? Fateci sapere nella  sezione commenti.